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Partorisce bimba e nasconde il feto nell’armadio, infanticidio a Massafra

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È piantonata nel reparto di ginecologia del Santissima Annunziata del capoluogo ionico la 25 enne massafrese che ieri sera ha dato alla luce una bimba di 2 chili e mezzo. Quello che sarebbe dovuto essere un momento di gioia si è trasformato in tragedia, la donna infatti è accusata di infanticidio ed occultamento di cadavere.
Ieri sera, intorno alle 22, la giovane (mamma di altri due bambini) si è presentata al pronto soccorso del nosocomio tarantino in preda ad una forte emorragia. Immediatamente i medici del reparto di ginecologia si sono resi conto che la donna aveva partorito da poco, del bambino però non c’era alcuna traccia ed hanno chiamato la polizia.
Gli agenti hanno perquisito l’abitazione della donna. Al loro arrivo incasa hanno riscontrato tracce di sangue ovunque, sul tavolo della cucina un paio di forbici con evidenti tracce ematiche e nascosti sotto il letto gli abiti sporchi della donna e materiale biologico, probabilmente la placenta ed il cordone ombelicale.
La donna è stata ascoltata per diverse ore dagli inquirenti. Domande su domande per cercare di arrivare ad una verità, una triste verità.
Nel pomeriggio i poliziotti ed i carabinieri della Compagnia di Massafra sono tornati nell’appartamento di via Settembrini: nascosto nell’armadio, in una busta di cellophane tra coperte ed indumenti, c’era il piccolo corpicino di una bimba di 2 chili e mezzo.
Una notizia che ha sconvolto l’intera cittadina della provincia ionica.
Sul corpo della bambina ora verranno svolti tutti gli accertamenti medico legali per fare piena luce sull’accaduto. Ma non è tutto. la donna potrebbe non aver agito da sola, i poliziotti infatti stanno valutando la posizione di altre persone che potrebbero essere coinvolte.

Verso Brindisi con droga e soldi, i poliziotti arrestano tarantino

I soldi e la droga sequestrati a Riezzo

Stava portando la droga da Taranto a Brindisi il 43enne tarantino Angelo Riezzo arrestato dai poliziotti della Mobile a bordo della sua Mercedes Classe A proprio sulla Strada Statale 7.

Il presunto corriere, infatti, è stato trovato dagli agenti con 50 grammi di eroina in pietra in un involucro di cellophane sigillato con del nastro adesivo. La droga era nascosta nella scatola del cambio dell’auto.

Ma non è tutto. Riezzo, infatti, aveva indosso anche la somma 1000 euro in banconote di grosso taglio.

La droga ed i soldi sono stati sequestrati, Riezzo, invece, è finito in carcere con l’accusa di detenzione di droga ai fini dello spaccio.

Festa provinciale ANPAS, giornata conclusiva a Lido Azzurro

(Fonte: Comunicato stampa)

Un momento della esercitazione in mare di domenica scorsa

Seconda e conclusiva tappa domani sera, giovedì 13, all’hotel “Ara Solis” di Lido Azzurro – con il de-briefing per le valutazioni delle esercitazioni su mare e a terra – della Festa provinciale del volontario Anpas, svoltasi domenica scorsa, su iniziativa delle associazioni Arcobaleno di Statte, Mottola Soccorso, Croce Verde di Faggiano ed il patrocinio di “Taranto Emergency”. E’ il tassello utile – quello di domani – a tutti i partecipanti, dal personale della Capitaneria di porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Sistema 118 ai volontari delle associazioni convenzionate col 118, per discutere degli esiti – delle positività ma anche delle criticità – di due simulazioni di emergenze.

La prima ha avuto luogo nella mattina di domenica, a Lido Azzurro, dove l’avvistamento di 4 naufraghi ha allertato la macchina dei soccorsi. Le diverse procedure seguite negli interventi sono state illustrate dal vivo dal capitano della Capiteneria di Porto, Daniele Oggiano, e dal coordinatore infermieristico del Sistema 118, Battista Baccaro. La seconda – un incidente stradale che ha colpito gravemente un uomo ed un bambino a bordo delle loro biciclette – si è svolta, invece, nel pomeriggio in piazza Aldo Moro a Faggiano. In entrambi i casi, è scattato il codice rosso delle emergenze, situazioni verosimili per le quali le istituzioni a vario titolo deputate ai soccorsi sono chiamate costantemente ad addestrarsi e formarsi.

Ed, in effetti, proprio il tema della formazione – che le associazioni aderenti all’Anpas seguono come criterio fondamentale del loro impegno – è stato uno dei punti al centro del primo dibattito svoltosi in mattinata presso l’hotel “Ara Solis” e altrettanto in un secondo dibattito, a chiusura dell’intensa giornata, tenuto nella sala consiliare a Faggiano.

In mattinata, dopo i saluti del Comune di Taranto, portati dell’assessore Massimiliano Stellato, e del Comune di Statte, portati dal sindaco Angelo Miccoli, sono stati il presidente regionale Anpas, Domenico Galizia, il responsabile dell’Anpas Puglia per la Protezione civile e presidente dell’associazione Arcobaleno, Giorgio Simeone, nonché il componente del tavolo  tecnico regionale presso l’assessorato alle Politiche della salute e responsabile di Mottola Soccorso, Pasquale Pastore, ed ancora il responsabile della Croce Verde diFaggiano, Cosimo Pagano, a centrare gli obiettivi dell’intera manifestazione e a spiegare le peculiarità del volontariato  nell’ambito della protezione civile e dell’emergenza sanitaria. L’organizzazione dei soccorsi a mare è stata, invece, illustrata dal capitano Daniele Oggiano. Il punto di vista sanitario, quindi, è stato il tema dell’intervento del vicedirettore del Sistema 118, Pietro Di Stratis. L’investimento della Regione Puglia sulla formazione del volontariato è giunto a sua volta come sottolineatura da parte do Mario Orsali, dirigente dell’assessorato Sanità e referente per i sistemi di emergenza. La Regione mira a specializzare le competenze del volontariato, ha aggiunto Lello Cafaro, della Direzione regionale della Protezione civile. Per questo ci sarà un apposito piano il prossimo anno, in vista del quale occorre raccogliere le esigenze e dare le priorità.

In serata, a Faggiano, dopo un primo bilancio sulle esercitazioni svolte, il tema scelto per le riflessioni è stato “Ama la vita”. Domenico Galizia (presidente regionale Anpas), Giorgio Simeone, Pasquale Pastore e Cosimo Pagano, hanno tracciato impegni e finalità da perseguire. Il mondo del volontariato, che va gradualmente scrollandosi di dosso una visione prima caratterizzata da invidie e gelosie, ed oggi sempre più orientato alla collaborazione fondata sul valore della vita, è stato quindi al centro dell’intervento di Enrico Mastrobuon (Emergency Taranto). Il sindaco di Faggiano, Michele Sgobba, ha sottolineto a sua volta il ruolo fondamentale del volontariato nella protezione civile, soprattutto a servizio delle piccole comunità. Infine, le conclusioni sono state affidate a Stefano Fabbiano, presidente dell’associazione onlus “Un messaggio per la vita” che ha fatto dell’impegno contro le stragi sulla strada il suo leit-motif. Anche da questa prospettiva la richiesta al mondo del volontariato impegnato nei sistemi di emergenza è univoca: “Si chiede loro – dice Fabbiano – professionalità”. Una sfida che, sentendola nel proprio dna, l’Anpas accetta volentieri. Nel de-briefing di domani, sarà presente a commentare le simulazioni svolte e fornire il suo contributo per migliorare le performance in tema di soccorsi in emergenza, anche il direttore del 118, Mario Balzanelli.

 

Blitz dei Falchi in via Gorizia, sequestrati due chili di droga

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Via Gorizia a Taranto si conferma punto nevralgico per lo smercio di droga. Dopo il sequestro avvenuto un mese fa di ben cinque chili di eroina che portarono anche all’arresto di una donna, i Falchi della Questura ionica hanno arrestato un pusher vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, il 35enne Daniele Ventrelli. Trovata anche la sostanza stupefacente: ben due chili di hashish e 100 grammi di eroina purissima.
I poliziotti in birghese hanno arrestato l’uomo dopo un servizio di osservazione durato diversi giorni durante il quale avevano notato il via vai di assuntori. Un’attività, quella dei falchi, resa difficoltosa dalla presenza in zona di personaggi già noti alle forze dell’ordine che avrebbero potuto inficiare l’esito dell’operazione. I poliziotti, infatti, hanno atteso il momento buono per fare irruzione in casa di Ventrelli. La droga era nascosta in uno zaino nero dietro l’armadio della stanza da letto. All’interno 38 panetti di hashish dal peso complessivo di circa 2 chili ed un involucro di cellophane con 100 grammi di eroina non ancora lavorata e tagliata.

“Guido con prudenza” nona edizione, il bilancio della Stradale

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Circa mille controlli che hanno condotto al ritiro di dodici patenti e alla decurtazione complessiva di centoquaranta punti. Questi i numeri con cui si chiude nella provincia jonica “Guido con prudenza”, progetto di sicurezza stradale della Polizia di Stato, giunto alla nona edizione.
Prevenzione degli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza o imputabili all’uso di sostanze stupefacenti al centro dell’iniziativa messa in campo con la collaborazione con la fondazione Ania per la sicurezza stradale e Silb-Fipe. Educazione stradale come risposta ad un’emergenza che, secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità, è causa del 30% degli incidenti stradali. “Se bevo non guido, se guido non bevo” è il semplice messaggio che il progetto ha provato a diffondere tra giovani e meno giovani (da quest’anno l’iniziativa ha coinvolto anche gli over 30, ampliando l’orizzonte d’azione anche oltre la prevenzione delle cosiddette” stragi del sabato sera”).
“Esci con Bob”, questo l’invito che è stato rivolto ai gruppi che si sono riversati sulle strade della Movida in provincia, al fine di promuovere la figura del guidatore designato ampiamente diffusa sulle strade britanniche. Un invito rivolto ai frequentatori delle discoteche, invitati a scegliere un amico che si impegnasse a non bere per l’intera serata. Impegno sottoscritto formalmente con un apposito braccialetto, trasformato in gadget dai sobri “Bob” di terra jonica dopo aver riaccompagnato i propri amici alle loro case. Ventitré le pattuglie della Polizia Stradale impegnate per l’azione di controllo e sensibilizzazione nei week-end compresi tra il 20 luglio e il 18 agosto, strategicamente scelti perché statisticamente più soggetti ad incidentalità stradale.
Nel corso dei servizi sono stati consegnati 173 biglietti omaggio ad altrettanti Bob.
Nota di colore, i dati sfatano il tabù della donna al volante: solo lo 0.4% delle 260 donne sottoposte ai controlli ha subito il ritiro della patente. Tre volte meno rispetto all’1.6% dei ritiri comminati ai 693 uomini al volante controllati.
Positivo anche il trend degli incidenti stradali: 33, tredici in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e nessuno riconducibile a guida in stato di ebbrezza.
Nello scorso anno erano stati rilevati due incidenti stradali gravi nei quali i conducenti guidavano in condizioni psicofisiche alterate.

Tentata rapina con ostaggio a Martina Franca, arrestati tre giovani brindisini

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Sono stati assicurati alla giustizia i tre autori della tentata rapina messa a segno ai danni della gioielleria “Kloof” di Martina Franca martedì sera e che avevano seminato il panico nella centralissima Corso Messapia. Due di loro erano stati subito ammanettati in flagranza dai poliziotti del Commissariato della città della Valle d’Itria. Si tratta dei giovanissimi brindisini Marco Russo di 21 anni e Vitantonio Cocciolo di 18. Mercoledì pomeriggio, invece, gli uomini della Squadra Mobile di Brindisi e del Commissariato di Martina Franca hanno fermato il terzo rapinatore Danilo Casale di 19 anni. Il giovane aveva cercato di sfuggire alla polizia tentando di nascondersi sulla litoranea nord del brindisino. Il giovane è stato riconosciuto ed identificato dagli agenti grazie alle riprese delle telecamere di video sorveglianza della gioielleria.
Sarebbe stata la pronta reazione della proprietaria della gioielleria e della commessa ad evitare il peggio. Le due, infatti, hanno dato l’allarme permettendo ai poliziotti di ammanettare i rapinatori. Gli agenti, giunti sul posto, hanno visto due banditi salire su una Fiat Punto bianca, mentre il terzo era alla guida, e fuggire a tutta velocità. Durante il controllo dell’auto i poliziotti si sono visti puntare contro una pistola. Vano è stato il tentativo dei malviventi, gli agenti non si sono persi d’animo e hanno puntato contro il rapinatore le loro pistole. Solo dopo i poliziotti hanno scoperto che il rapinatore aveva una Beretta calibro 9 giocattolo.
Russo e Cocciolo sono stati immediatamente arrestati, Casale invece è fuggito dopo essersi infilato nell’auto di un ventenne che passava di li per caso, costringendo il giovane ad accompagnarlo a Brindisi.
Casale, scovato dai poliziotti, è stato sottoposto a fermo.

Tentano di rubare in un appartamento con i proprietari all’interno, arrestate due croate dalla Polizia

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Domenica pomeriggio due giovanissime di origine croata sono finite nella rete della Polizia, si tratta della 23enne Ana Divic, già nota alle forze dell’ordine, ed una 18enne. Entrambe sono responsabili di furto in abitazione in concorso.
Nel primo pomeriggio di domenica era stata segnalata alla centrale operativa del 113 la fuga di due donne a bordo di una Ford Fiesta che poco prima avevavno tentato di entrare in un appartamento di via Salvo D’Acquisto in zona Lama.
Le giovani sono state bloccate in viale Unità d’Italia. Ai poliziotti le due hanno mostrato le fotocopie dei documenti di riconoscimento rilasciate dalle autorità croate. In auto, invece, erano nascosti un cacciavite, un paio di guanti ed una forbice, trovati nelle borse un calzino solitamente utilizzato come guanto di fortuna per non lasciare improdon digitali. Nell’appartamento in cui le due avrebbero tentato di entrare, invece, la proprietaria avrebbe raccontato di aver prima sentito suonare con insistenza il campanello e di aver trovato poi la porta spalancata. Uscita sul pianerottolo avrebbe visto le due intente a forzare la porta di ingresso della sua vicina. Impaurita avrebbe iniziato ad urlare allertando i vicini. I proprietari dell’appartamento avrebbero visto dal balcone la fuga delle giovani a bordo dell’auto subito dopo aver lanciato qualcosa in una siepe. Nella siepe i poliziotti hanno recuperato un oggetto in plastica utilizzato per aprire le porte.
Le due sono state portate in Questura ed arrestate. Durante i controlli, inoltre, è emerso che Ana Divic era già stata condannata per precedenti specifici ed era ricercata per diversi ordini dicarcerazione. L’altra giovane, invece, che in un primo momento aveva dichiarato di avere una 13enne è stata poi sottoposta a visita sanitaria e dall’esame osseo è risultata avere un’età di circa 18 anni.

Operazione “Giano”, finisce in cella anche l’arrestato fuggito in Romania

È stato catturato ed ammanettato nella cittadina rumena di Pitesti Cataldo Cagnazzo, il 55enne lizzanese sfuggito all’arresto nell’ambito della operazione Giano della Questura di Taranto.
L’uomo è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile in collaborazione con il personale dell’Interpol.
L’operazione Giano, messa a segno il 14 febbraio scorso, aveva portato all’arresto di 19 persone affiliate al clan facente capo al manduriano Vincenzo Stranieri il boss della Sacra Corona Unita.
Tutti gli arrestati erano finiti nei guai per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, attentati dinamitardi, tentato omicidio, rapina, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e spari in luogo pubblico.

LITIGANO E SI FERISCO A VICENDA: DENUNCIATI ENTRAMBI DALLA POLIZIA

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In mattinata gli agenti della Squadra Volante, sono intervenuti in un vicolo nei pressi di Porta Napoli, in un deposito di bibite, dove era stata segnalata una violenta lite.
Giunti sul posto i poliziotti hanno accertato che il titolare di un deposito di bibite ed un suo dipendente per motivi ancora sconosciuti si erano affrontati, ferendosi reciprocamente con un coltello. Pare infatti che il titolare 51enne del deposito, armato di un grosso coltello, avrebbe aggredito il suo dipendente ferendolo ad un braccio , quest’ultimo a sua volta dopo essersi impossessato della stessa arma avrebbe colpito al collo il suo contendente.
Entrambi sono stati trasportati dal 118 in ospedale, dove ora sono ricoverati. Il 51enne è in prognosi riservata. i due sono stati denunciati, il proprietario del deposito per lesioni aggravate, il suo dipendente per eccesso colposo nella legittima difesa.

LESIONI AGGRAVATE E TENTATA ESTORSIONE: ARRESTATO DALLA POLIZIA

Qualche giorno fa il36enne Vincenzo Marturano, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, avrebbe tentato di estorcere 10 euro ad un restauratore di mobili del borgo. L’artigiano avrebbe detto di no, e la risposta del 36enne non si è fatta attendere. Ieri pomeriggio, infatti, Marturano avrebbe aggredito con un coltello il restauratore ed un suo amico colpendoli alla nuca ed al braccio.
I due sono stati portati al pronto soccorso e medicati. I poliziotti, allertati da alcuni passanti, sono intervenuti nello stabile di via Duca di Genova in cui vive Marturano. Gli agenti hanno poi appreso che il 36enne aveva aggredito i due dopo l’episodio della tentata estorsione e che quel giorno, dopo il rifiuto dell’artigiano, uscendo dal laboratorio avrebbe sferrato alcuni calci a dei mobili presenti del locale, facendoli cadere per terra. Marturano è stato arrestato e messo ai domiciliari.