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Macellaio aggredito a Palagiano, arrestati i presunti autori. Alla base del gesto rancori personali

Immagine di repertorio

All’alba i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Massafra, guidati dal tenente Giuseppe Beltempo, hanno arrestato tra Palagiano e Mottola tre persone. Si tratta di Gregorio Mancini, 37enne di Mottola, Rocco Fronza, 26enne di Palagiano, entrambi vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, e Michele Fuggiano, 25enne di Palagiano, incensurato.

Guarda il video dell’arresto http://youtu.be/osxU7cxCXao

Secondo gli investigatori i tre sarebbero responsabili di rapina aggravata e lesioni gravi ed aggravate, reati commessi, in concorso tra loro, il 14 agosto scorso ai danni di un macellaio 42enne di Palagiano. La vittima in quella occasione raccontò di essere stata aggredita, mentre era a bordo della sua auto, da alcuni sconosciuti che, armati di un bastone di metallo, lo avevano percosso selvaggiamente procurandogli un trauma cranico commotivo, ferite lacero contuse craniche, lussazione-frattura del gomito sinistro, contusioni multiple. Talmente gravi e ripetuti erano stati i colpi subiti che l’uomo era stato ricoverato in prognosi riservata. Durante l’aggressione, poi, i rapinatori gli avevano portato via 12mila euro in contanti, una collana in oro ed il cellulare.

Alla base dell’aggressione e della rapina, secondo gli investigatori, ci sarebbero dei rancori personali nutriti da uno degli aggressori nei confronti del malcapitato.

Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto Martino Rosati, su richiesta del Sostituto Procuratore Mariano Buccoliero.

Partorisce bimba e nasconde il feto nell’armadio, infanticidio a Massafra

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È piantonata nel reparto di ginecologia del Santissima Annunziata del capoluogo ionico la 25 enne massafrese che ieri sera ha dato alla luce una bimba di 2 chili e mezzo. Quello che sarebbe dovuto essere un momento di gioia si è trasformato in tragedia, la donna infatti è accusata di infanticidio ed occultamento di cadavere.
Ieri sera, intorno alle 22, la giovane (mamma di altri due bambini) si è presentata al pronto soccorso del nosocomio tarantino in preda ad una forte emorragia. Immediatamente i medici del reparto di ginecologia si sono resi conto che la donna aveva partorito da poco, del bambino però non c’era alcuna traccia ed hanno chiamato la polizia.
Gli agenti hanno perquisito l’abitazione della donna. Al loro arrivo incasa hanno riscontrato tracce di sangue ovunque, sul tavolo della cucina un paio di forbici con evidenti tracce ematiche e nascosti sotto il letto gli abiti sporchi della donna e materiale biologico, probabilmente la placenta ed il cordone ombelicale.
La donna è stata ascoltata per diverse ore dagli inquirenti. Domande su domande per cercare di arrivare ad una verità, una triste verità.
Nel pomeriggio i poliziotti ed i carabinieri della Compagnia di Massafra sono tornati nell’appartamento di via Settembrini: nascosto nell’armadio, in una busta di cellophane tra coperte ed indumenti, c’era il piccolo corpicino di una bimba di 2 chili e mezzo.
Una notizia che ha sconvolto l’intera cittadina della provincia ionica.
Sul corpo della bambina ora verranno svolti tutti gli accertamenti medico legali per fare piena luce sull’accaduto. Ma non è tutto. la donna potrebbe non aver agito da sola, i poliziotti infatti stanno valutando la posizione di altre persone che potrebbero essere coinvolte.

Festa provinciale dell’ANPAS, esercitazioni di salvataggio in mare a Lido Azzurro e a terra a Faggiano

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Due esercitazioni di salvataggio con la simulazione di altrettanti incidenti ed emergenze: una simulataneamente in mare e a terra e l’altra su strada a seguito di un maxi incidente automobilistico. Ed ancora, due momenti di riflessione, il primo sull’emergenza sanitaria in protezione civile, il secondo sul tema “Ama la vita”.

Si articolerà in quattro distinti importanti momenti la prima festa provinciale del Volontariato Anpas (associazionale nazionale pubbliche assistenze), in programma per domani 9 settembre a Lido Azzurro e a Faggiano.
L’Anpas, nata nel 1904, è una delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia e opera nell’emergenza sanitaria, nelle attività sociosanitarie, di protezione civile e di solidarietà internazionale.
Sono attualmente 980 le pubbliche assistenze aderenti all’associazione in tutta Italia, 25 in Puglia. Nella provincia di Taranto, sono tre le associazioni Anpas – l’Arcobaleno di Statte, la Croce Verde di Faggiano e Mottola Soccorso – tutte e tre convenzionate col Sistema di Emergenza Set 118 dell’Asl di Taranto, ad aver organizzato l’evento di domenica con il contributo del “Consorzio Emergency Taranto”, il sostegno della Fondazione “Con il Sud” e del Comune di Faggiano. Con questa manifestazione, gli organizzatori intendono evidenziare proprio i valori in cui le loro stesse associazioni credono e su cui poggiano il proprio operato, la coesione di gruppo e la formazione costante in un settore tanto delicato e vitale per la società quale quello del soccorso in contesti di emergenza.
La manifestazione prenderà il via domenica mattina alle 9,30 nella cornice dell’hotel AraSolis di Lido Azzurro, con un incontro di presentazione sul tema “Emergenza sanitaria in Protezione civile”. La relazione introduttiva è affidata a Giorgio Simeone, responsabile dell’Anpas Puglia per la Protezione Civile. Daranno, quindi, il loro saluto il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati, un esponente dell’Amministrazione provinciale. Seguiranno poi gli interventi del colonnello Alessandro Di Blasio della Guardia di Finanza, dei responsabili della Capitaneria di Porto, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, di Pasquale Pastore, presidente Mottola Soccorso, consigliere nazionale Anpas e componente del Tavolo tecnico regionale per le Politiche della Salute. L’incontro introduttivo sarà concluso dal vicedirettore del Set 118, dott. Pietro Di Stratis, e dal dirigente regionale della Protezione Civile, Lello Cafaro.
Alle 11, il momento più spettacolare della manifestazione mattutina, con la simulazione a mare dell’intervento di soccorso. Saranno coinvolti uomini e mezzi della Capitaneria di Porto, della Polmare (la Squadra nautica della Polizia di Stato), della Guardia di Finanza, del Sistema Set 118, nonché delle associazioni di volontariato che da 4 anni consentono alla provincia ionica – grazie alla presenza di personale appositamente addestrato e formato – di essere l’unica in Puglia a garantire il servizio di emergenza a mare, in particolare nel periodo estivo. Scatterà la chiamata di soccorso alla Centrale operativa della Capitaneria che metterà in moto la macchina dei soccorsi per il recupero a mare di 4 naufraghi. A complicare la situazione e, quindi, la gravità dell’emergenza, sarà simulato anche un incendio a bordo di un’imbarcazione di salvataggio. Se le condizioni meteorologiche lo consentiranno, sarà effettuata l’operazione di ammaraggio di un elicottero della Guardia di Finanza. I naufraghi soccorsi saranno prima stabilizzati dai sanitari del 118 e, quindi, dirottati con l’ausilio delle ambulanze, sopraggiunte a terra, nei più vicini nosocomi per le cure del caso.
Nel pomeriggio, l’evento trasferisce la sua location a Faggiano. Alle 15,30 in piazza Aldo Moro è previsto il raduno delle associazioni (accoglienza affidata alle “Idealis Majorette di Faggiano”). Nella stessa piazza sarà, quindi, simulato un maxi incidente stradale causato da conducenti la cui condotta alla guida è stata condizionata dall’abuso di alcol. Insomma, una scena molto realistica e che gli stessi soccorritori conoscono molto bene per esser stati più volte chiamati a prestare la propria opera in situazioni di questo tipo. Da leggere in questa tipologia di soccorso la motivazione per l’adesione da parte delle associazioni di volontariato convenzionate con il Set 118 alla campagna di sensibilizzazione “Un Messaggio per la Vita”, voluta e sostenuta dallo stesso Sistema 118.
Alle 19, infine, nella Sala Consiliare del Comune di Faggiano si terrà il Convegno sul tema “Ama la Vita”. A coordinare i lavori Cosimo Pagano, presidente Croce Verde di Faggiano. L’introduzione è, invece, affidata a Pasquale Pastore, consigliere nazionale Anpas. Seguiranno i saluti del sindaco di Faggiano, Domenico Sgobba, del vicepresidente dell’Amministrazione provinciale, Costanzo Carrieri, del dirigente regionale delle Politiche della Salute, Mario Orsali. Sarà la volta degli interventi del presidente dell’Anpas Puglia, Domenico Galizia, del presidente del Consorzio Emergency Taranto, Enrico Mastrobuono, e dei responsabili dei coordinamenti provinciali Anpas di Puglia. Le conclusioni saranno affidate al presidente dell’associazione “Un Messaggio per la Vita”, dott. Stefano Fabbiano, ed al direttore Set 118 Taranto, dott. Mario Balzanelli.

La organizzazione dell’evento è stata resa possibile grazie alla fattiva collaborazione della Marina Militare e a Gaetano Mirabile, per aver messo gratuitamente a disposizione la struttura dell’hotel AraSolis di Lido Azzurro.

Arsenale in casa completo di bomba carta, stattese finisce ai domiciliari

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Nel suo furgone nascondeva un coltello di genere vietato di 19 centimetri, in casa ed in un appartamento nella sua disponibilità invece custodiva un vero e proprio arsenale: una pistola calibro 7,65 con relative munizioni, 214 cartucce sempre dello stesso calibro e 4 proiettili calibro 32, non denunciati, una grossa bomba carta di produzione artigianale, ed ancora un’altra pistola calibro 7,65 che deteneva illegalmente e due caricatori con complessive 13 cartucce dello stesso calibro.
Con l’accusa di detenzione illegale di armi ed esplosivi è finito ai domiciliari un cittadino di Statte arrestato dai carabinieri della stazione della cittadina. L’uomo, un 61enne, era stato fermato dai militari per un controllo al furgone che stava guidando. Il nervosismo e l’insofferenza mostrati hanno insospettito i carabinieri che hanno approfondito la perquisizione del mezzo ritrovando così il coltello. I controlli si sono poi estesi nelle case dell’uomo.

Tentata rapina con ostaggio a Martina Franca, arrestati tre giovani brindisini

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Sono stati assicurati alla giustizia i tre autori della tentata rapina messa a segno ai danni della gioielleria “Kloof” di Martina Franca martedì sera e che avevano seminato il panico nella centralissima Corso Messapia. Due di loro erano stati subito ammanettati in flagranza dai poliziotti del Commissariato della città della Valle d’Itria. Si tratta dei giovanissimi brindisini Marco Russo di 21 anni e Vitantonio Cocciolo di 18. Mercoledì pomeriggio, invece, gli uomini della Squadra Mobile di Brindisi e del Commissariato di Martina Franca hanno fermato il terzo rapinatore Danilo Casale di 19 anni. Il giovane aveva cercato di sfuggire alla polizia tentando di nascondersi sulla litoranea nord del brindisino. Il giovane è stato riconosciuto ed identificato dagli agenti grazie alle riprese delle telecamere di video sorveglianza della gioielleria.
Sarebbe stata la pronta reazione della proprietaria della gioielleria e della commessa ad evitare il peggio. Le due, infatti, hanno dato l’allarme permettendo ai poliziotti di ammanettare i rapinatori. Gli agenti, giunti sul posto, hanno visto due banditi salire su una Fiat Punto bianca, mentre il terzo era alla guida, e fuggire a tutta velocità. Durante il controllo dell’auto i poliziotti si sono visti puntare contro una pistola. Vano è stato il tentativo dei malviventi, gli agenti non si sono persi d’animo e hanno puntato contro il rapinatore le loro pistole. Solo dopo i poliziotti hanno scoperto che il rapinatore aveva una Beretta calibro 9 giocattolo.
Russo e Cocciolo sono stati immediatamente arrestati, Casale invece è fuggito dopo essersi infilato nell’auto di un ventenne che passava di li per caso, costringendo il giovane ad accompagnarlo a Brindisi.
Casale, scovato dai poliziotti, è stato sottoposto a fermo.

Aggrediscono e picchiano commerciante a Palagiano, rapinatori via con 12mila euro

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Nella notte tra lunedì e martedì un commerciante di Palagiano è stato aggredito da due malviventi vicino la propria abitazione rurale e rapinato dei 12mila euro che custodiva in auto.
Ad avvertire i carabinieri sono stati i familiari del malcapitato che lo hanno visto rientrare in casa a tarda ora con il volto completamente tumefatto. L’uomo nell’immediatezza ha fornito quella versione dei fatti aggiungendo che quell’importo costituiva sostanzialmente il profitto della sua attività commerciale. L’uomo è stato trasportato al Santissima Annunziata di Taranto dove trovasi è ricoverato in prognosi riservata, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
Sulla vicenda indagano i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Massafra e quelli della stazione di Palagiano.

Droga fra i muretti a secco, la polizia arresta in flagrante un manduriano

700 grammi di hashish e 320 di marijuana, è questa la quantità di droga recuperata venerdì sera dagli agenti della Mobile della questura di Taranto e da quelli del Commissariato di Manduria nel corso di un’operazione che ha portato all’arresto di un 20 enne di Manduria.
Il giovane è stato beccato ed ammanettato in un vigneto nelle campagne di Maruggio proprio mentre stava recuperando la droga nascosta in un grosso vaso di vetro nell’intercapedine di un muretto a secco.
In casa del giovane, invece, i poliziotti hanno trovato duemila euro probabile provento dell’attività di spaccio. Il 20 enne è stato arrestato in flagrante.

Estorcono soldi a benzinaio per interrompere un’indagine nei suoi confronti, i carabinieri di Massafra arrestano un finanziere ed un suo cugino per concussione in concorso

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Avevano costretto il gestore di un distributore di carburanti a corrispondere la somma di 3000 euro per “insabbiare” una fantomatica indagine avviata sul suo conto dalla Guardia di Finanza di Taranto, su presunte false fatturazioni e la commercializzazione illegale di gasolio. Con questa accusa sono finiti in manette un 46enne, maresciallo della Guardia di Finanza in servizio al Comando Provinciale di Taranto e suo cugino 38enne, originario del capoluogo ionico.
L’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Massafra, guidati dal tenente Giuseppe Beltempo, ha preso il via quando la vittima si è presentata in caserma denunciando di essere stata inizialmente avvicinata da un abituale cliente dell’area di servizio che lo aveva messo in guardia da imminenti verifiche sul suo conto da parte delle fiamme gialle. L’uomo si era pertanto adoperato per rimettere a posto i conti quando, in un successivo incontro, lo stesso cliente gli faceva presente che un suo cugino finanziere, in servizio alla Tributaria, avrebbe potuto interrompere quell’attività d’indagine in cambio di “una regalia” per i suoi colleghi d’ufficio, evidentemente anche per sé. Il commerciante consapevole delle condotte illegali commesse nell’ambito della sua attività, aveva acconsentito anche se finanziariamente non era nelle condizioni di poter sborsare una grossa soma.
Qualche giorno dopo i due si sono presentati, il finanziere avrebbe contestato alla vittima le violazioni per cui il suo ufficio stava indagando, mostrandosi disponibile ad “insabbiare” l’inchiesta in corso proprio in virtù dell’amicizia con suo cugino. Anche in quella occasione i due gli avrebbero chiesto dei soldi che sarebbero finiti nelle tasche solo dei colleghi di ufficio del finanziere. L’imprenditore, però, nutrendo dubbi sulla qualità personale del sedicente maresciallo, gli avrebbe chiesto il tesserino di riconoscimento. È stato proprio in quel momento che la vittima ha rilevato le generalità del concussore e, addirittura, il numero di matricola, elementi rivelatisi determinanti per la sua identificazione. Addirittura alla vittima, date le sue difficoltà economiche, era proposto di accendere un finanziamento o di rateizzare l’importo richiesto.
Le attività investigative condotte, anche di natura tecnica, hanno consentito di accertare la veridicità del racconto della vittima e, soprattutto, di stabilire che le condotte contestate corrispondono ad una personalissima iniziativa dell’infedele finanziere che per nulla coinvolgono il reparto di appartenenza.
Giovedì mattina i militari del Nucleo Operativo Carabinieri di Massafra, coadiuvati da personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Taranto, hanno arrestato in flagranza di reato il cugino del finanziere che si era recato dalla vittima per riscuotere una parte dell’importo pattuito, pari a 500 euro, che avrebbe in seguito consegnato al parente. Poco dopo è toccato al finanziere, fermato poichè per lui si prospettava il pericolo di fuga e la possibilità che, se lasciato in libertà, avrebbe potuto condizionare la vittima a ritrattare.
I due indagati, che dovranno rispondere di concussione in concorso, sono stati portati in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Marijuana tra i girasoli, la Polizia sequestra una piantagione di due ettari ad Avetrana

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A quanti passavano distrattamente sembrava una grande e semplice piantagione di girasoli immersa fra gli uliveti e i vigneti nelle campagne di Avetrana. Il tipico intenso odore di cannabis, invece, aveva fatto capire a molti che i girasoli erano solo una copertura allertando così la polizia. Lunedì pomeriggio gli agenti del Commissariato di Manduria hanno sequestrato quella piantagione di canapa indiana di oltre 2 ettari di estensione. Alcune piantine avevano raggiunto i due metri e mezzo di altezza.
Insieme ai poliziotti anche gli uomini del Corpo Forestale dello Stato che hanno confermato la natura e la consistenza delle piante, constatando che la piantagione era dotata di un rudimentale sistema di irrigazione.
Le forze dell’ordine ora stanno accertando l’identità del proprietario del terreno agricolo.

Droga in disco, in manette uno spacciatore a Castellaneta

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Appena diciottenne aveva intrapreso l’attività di pusher. Il giovane però è finito nella rete dei carabinieri della Compagnia di Castellaneta che lo hanno arrestato dopo averlo trovato con 5 grammi di hashish e 3 di cocaina. La droga era già suddivisa in dosi. 15 ragazzi poi sono stati segnalati alla Prefettura di Taranto come assuntori di sostanze stupefacenti.
Arresto e segnalazioni rientrano in un servizio di controllo del territorio realizzato per prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio davanti e all’interno delle discoteche.