Protestano sulla statale 106 33 braccianti agricole licenziate dalla Geagri

Stanno protestando dalle 3 di questa notte davanti ai cancelli della Geagri, sulla strada statale 106, le 33 donne braccianti agricole messe alla porta dall’azienda e sostituite con lavoratori interinali privi di esperienza e formazione. Da questa notte le lavoratrici stanno presidiando i cancelli della societa’ del Gruppo Battaglio’ che tra l’Emilia Romagna (sede legale), la Puglia, la Basilicata e la Calabria, gestisce gran parte del mercato nazionale di pere, uva, albicocche, clementine  e arance. Impedito l’ingresso anche ai tir carichi di frutta provenienti dalla Calabria e dalla Basilicata e diretti al capannone di stoccaggio di Massafra.
Accanto alle lavoratrici anche la Flai Cgil di Taranto. Il sindacato chiede il rispetto della dignita’ delle 33 donne.
“Molte di loro – spiega Mimmo Stasi, segretario generale della Flai Cgil ionica – hanno avuto con questa società un rapporto di lavoro pluridecennale, rinnovato ogni anno in occasione delle varie stagioni di raccolta. La stragrande maggioranza di loro ha lavorato anche 15/16 ore al giorno, con sottosalario, in barba al contratto, in barba alle leggi sulla sicurezza e soprattutto con spregio assoluto delle norme di civiltà e decoro che si devono agli esseri umani. Ora – afferma Stasi – sono messe alla porta perché la competizione verso il basso non ha mai fine. Sostituite da altri lavoratori reclutati dalle agenzie interinali: il nuovo confine della schiavitù istituzionalizzata”..

Pubblicato il 11 novembre 2011 su Lavoro. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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